Achille Perilli



Nasce a Roma il z8 gennaio 1927. Dopo aver frequentato il liceo classico, nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Lettere; negli anni seguenti è allievo di Lionello Venturi, con il quale prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico. Con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, Perilli fonda il Gruppo Arte Sociale (GAS). Nel 1947 partecipa alla redazione del manifesto Forma I (firmato oltre che da Perilli, da Accaldi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turcato) che viene pubblicato sul primo numero della rivista omonima. In ottobre dello stesso anno espone alla prima mostra del gruppo Forma 1. Nell'anno seguente collabora con Sottsass jr all'organizzazione della prima mostra di arte astratta in Italia che si tiene a Roma. Nel 195o fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galleria "Age d'Or". Quest'ultima, in collaborazione con l'Art Club, organizza la mostra di Arte astratta e concreta in Italia (la prima rassegna completa dell'astrattismo italiano) che si tiene alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Nel 1957 Perilli espone ad una personale allestita alla Galleria La Tartaruga e cinque anni più tardi ha una sala personale alla Biennale di Venezia. Negli anni settanta è protagonista di importanti esposizioni in Italia e all'estero. Negli anni ottanta partecipa alla realizzazione di "Retina", rivista degli artisti, dove pubblica il manifesto Teoria dell'irrazionale geometrico.Nelle opere degli anni novanta il linguaggio di Perilli si rafforza in un cromatismo acceso, vivace e brillante: le forme si sviluppano bidimensionalmente, espandendosi nello spazio della tela e acquistando strutture di grande eleganza e movimento. Le opere di Perilli si qualificano in una direzione assolutamente astratta e al contempo articolandosi cromaticamente lasciano che il colore possa argomentare e aiutare l'emergere e l'esprimersi stesso delle forme.

Mostre personali

"LINEE CERCHI QUADRATI &TRIANGOLI"
"Linee cerchi quadrati & triangoli" sono gli amori di Franco Rossi che in una piana piena di nebbia sull'asse Brescia/Bergamo diffonde l'ottimistico messaggio dell'Arte Astratta. É inesorabile, non ha ombra di dubbio: dall'alto di quel battello che è lo Studio F.22 in quel di Palazzolo sull'Oglio. dal 1968, e sono ormai 30 anni, va convincendo collezionisti e appassionati d'arte della validità della sua scelta. Ogni anno propone un artista figurativo, eccezione che conferma la regola sua costante nell'esporre in continuità pittori non figurativi. Certo chi lo ha seguito e come pittore e come collezionista ha visto un progresso continuo di qualità di valori confermati, indizio sicuro di una conoscenza sul terreno della creatività e non solo italiana, ma ben più generale della situazione internazionale. La sua carica di amore per la pittura si trasmette immediata e dirompente su chi ha la fortuna o la sfortuna di averlo di fronte e raramente può sfuggire. In quell'immaginario bestiario ove noi uomini troviamo un modo di rappresentarci, l'animale che più corrisponde a Fr Rossi è indubbiamente un rinoceronte, ma non quando pascola: quando carica un avversario che ha di fronte. Per fermarlo bisogna colpirlo sulla fronte tra gli occhi, ma non con un fucile, bensì con un quadro, astratto naturalmente...Allora tutta la sua vitalità e la carica dirompente che è in lui si placa nella contemplazione e nella calma osservazione dell'oggetto, il suo giudizio trova conferma per le scelte culturali che ha fatto. Nella mia vita di pittore, le mie mostre personali nella sua Galleria, scandiscono il tempo: ad iniziare dal 1980 ogni due anni, 1982/1984/1986 il 1988 era previsto, ma la mia retrospettiva alla "Galleria Nazionale d'Arte Moderna" di Roma mi ha spostato nel 1989, e così alla personale del '94 e fino all'ultima del 1998 a confermare quella che per me è ormai una piacevole abitudine: esporre allo Studio F.22 a Palazzolo sull'Oglio.
Achille Perilli