Ariel Soulé


Nasce a Buenos Aires nel 1952. Nel 1967 si trasferisce con la famiglia in Spagna a Barcellona dove frequenta la Scuola Massana de Arte. Nel primi anni settanta Ariel Soulé si stabilisce a Milano, dove completa gli studi all'Accademia di Brera. In questo periodo è la figura ad essere il centro della ricerca estetica di Soulé: figura che pur nelle evoluzioni successive, resterà predominante nella sua opera. Nel 1975 realizza la sua prima mostra alla Galleria Eidos di Milano, presentato dal pittore Kari Piattner, che ravvisa nel lavoro di Soulé una certa affinità con il suo approccio narrativo. Dopo diverse mostre personali e collettive, nel 1984 presenta uno show-performance multidisciplinare, Guerra e Pace, in cui pittura, musica, teatro si fondono in una rappresentazione in via Montenapoleone e via Bagutta a Milano. Nel tempo però la figura umana si fa sempre più rarefatta, fino a scomparire. Testimonianza di questo passaggio significativo, che porterà il lavoro di Soulè a una dimensione di simbolismo astratto, è la mostra personale dei 1987, "Lo spirito dei tempo", alla galleria Rotta di Genova. Nel 1989 a New York ha modo di continuare la sua ricerca artistica. A questo periodo appartiene la serie "Lillas Pastià". Nel 1992 la Civica Galleria di Arte Moderna di Ferrara organizza al Palazzo dei Diamanti una grande mostra monografica di Ariel Soulé, "Paradigma", presentata da Renato Barilli. Nel 1994 il Museo di Arte Moderna di Gallarate presenta una antologica, dedicata al periodo 1973/1993 a cura di Tommaso Trini. Dal 2002 ha iniziato un percorso di condivisione creativa con lo scultore Simon Toparovsky.

Mostre personali

"FRANCO ROSSI 'EL CID CAMPEADOR LOMBARDO"
Cuando comencé a colaborar en el 1982 con la galeria F.22 de Franco Rossi yo era el artista mas joven de la escuderia. Nunca hubiera imaginado de poder trabajar junto a artistas como Le Parc, Eielson, Munari, Perilli, Stein, solo para nombrar algunos. Fue una experiencia importante. Su galeria se habia convertido, en poco tiempo, en el faro necesario para quien no consideraba solamente las grandes ciudades como meta imprescindible de coleccionistas y amantes del arte en general. Pero corno un verdadero "Cid Campeador" lombardo, no contento de su fabuloso "castillo" F.22, parte hacia nuevos territorios. Y asì nacen exelentes exposiciones como "Geometrie dell'Universo" en el Convento dell'Annunciata a Rovato, "Big and Great" en el Palazzo Martinengo a Brescia, Palazzo pretorio a Sondrio. En las ultimas exposiciones se siente la presencia de Laura Virginia, la cual despues de haber seguido su padre desde el inicìo, adquiriò la suficiente experiencia como para guiar con mano firme una galeria de tal importancia. No me queda que agradecer a Franco por su trabajo, su amistad y la no comun disponibilidad a transformar la realidad... en magia. No es poco.
Ariel Soulé